Al Bano in Terra Santa: un appello per preservare la memoria dei luoghi sacri

"Al Bano in Terra Santa: appello per la salvaguardia dei luoghi sacri"
Al Bano lancia un appello in Terra Santa per la salvaguardia dei luoghi sacri, sottolineando l'importanza della memoria storica e culturale nel 2025

Al Bano in Terra Santa: Un Appello per la Memoria dei Luoghi Sacri

Ieri, il noto cantante Al Bano Carrisi ha intrapreso un viaggio significativo in Terra Santa, un’esperienza che ha messo in evidenza non solo la bellezza dei luoghi sacri, ma anche la necessità di riflettere sulla loro preservazione. In compagnia dell’arcivescovo emerito di Taranto, Filippo Santoro, e del presidente onorario dell’associazione ‘L’Isola che non c’è’, Franco Giuliano, Al Bano ha partecipato a una missione di pace a Gerusalemme.

Un ritorno significativo a Gerusalemme

“Ritornare a Gerusalemme è stato un piacere, ma mette in luce una realtà: in passato era quasi impossibile accedere al Santo Sepolcro, mentre oggi abbiamo potuto assistere alla ‘poesia’ di una messa in latino antico, celebrata con un numero limitato di partecipanti”, ha dichiarato Al Bano in un’intervista all’ANSA. La delegazione ha visitato la Basilica del Santo Sepolcro, dove monsignor Santoro ha officiato la messa insieme ai padri Francescani.

Il cantante ha espresso la sua preoccupazione per la situazione attuale: “Non dobbiamo avere paura. Purtroppo, la guerra esiste oltre il nostro attuale contesto. Qui, tuttavia, c’è ancora Cristo, la sua vita e i suoi passaggi. Nella sua resurrezione ci siamo tutti noi. Non abbandonate questi luoghi: sarebbe un’altra guerra, potenzialmente ancora più pericolosa”.

Un messaggio di pace e riconciliazione

Oltre alla visita al Santo Sepolcro, la delegazione ha avuto l’opportunità di esplorare il museo archeologico dello studio biblico Francescano. Domani, Al Bano si esibirà nella basilica dell’Annunciazione a Nazareth, un evento atteso che promette di unire le persone attraverso la musica. “Il nostro invito”, ha sottolineato il vescovo emerito Santoro, “è a promuovere il dialogo tra le diverse religioni, affinché si continui a perseguire la logica del negoziato e del desiderio di pace, piuttosto che la corsa agli armamenti”.

Franco Giuliano ha descritto l’attuale situazione come “un silenzio quasi irreale”, notando che le strade sono deserte, a differenza di altre occasioni. “Desideriamo rappresentare la società civile lanciando un messaggio di riconciliazione e dialogo”, ha affermato, sottolineando l’importanza di unire le forze per un futuro migliore.

Incontri e riconoscimenti

Durante la loro missione, la delegazione prevede di incontrare il patriarca di Gerusalemme dei Latini, il cardinale Pierbattista Pizzaballa. In questa occasione, sarà consegnato il Medaglione della Pace, benedetto da Papa Francesco, un simbolo tangibile dell’impegno per la pace e la coesistenza tra le diverse fedi.

La missione di Al Bano e della sua delegazione va oltre un semplice viaggio; è un appello a non dimenticare l’importanza dei luoghi sacri e a lavorare insieme per la pace. Con la loro presenza, sperano di ispirare un dialogo costruttivo e di promuovere un futuro di armonia e comprensione reciproca.

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